L’Analisi Bioenergetica è un modello di Psicoterapia che integra il metodo verbale (colloquio tra paziente e terapeuta) al lavoro esperienziale sul corpo a fine terapeutico. È, dunque, un modello terapeutico con una visione olistica, che parte dal presupposto che fin dalla nascita siamo un insieme insieme “psiche-corpo” e mira ad un benessere complessivo della persona, radicato in un corpo vissuto come “base sicura” nel mondo.
I colloqui hanno un orientamento Analitico, per cui, l’analisi dei sogni, i lapsus verbali, i transfert e le resistenze, sono tutti aspetti importanti dell’Analisi Bioenergetica che ha come scopo una consapevolezza di sé più profonda, definita come una “connessione” del sé con gli eventi della propria vita e con le forze che spingono all’azione del presente.
Il lavoro con il corpo è basato sul concetto che “più energia ha una persona, e più è viva”, cosa che si traduce in più movimento, più sentimenti e più pensiero. L’energia produce movimento, il quale crea sentimenti e porta a pensare. Migliorando i processi energetici di una persona, tutte le funzioni ne sono influenzate positivamente. Ogni muscolo, cronicamente teso nel corpo, riflette un conflitto interno tra un impulso o un sentimento e l’espressione di quell’impulso o di quel sentimento: una gola tesa potrà trattenere impulsi al piangere o al gridare; trattenere il fiato può sopprimere sentimenti dolorosi o spaventosi, ma limita la profondità della respirazione bloccando in parte anche il piangere o il ridere…
Dunque, la tensione muscolare immobilizza il corpo, cosa che riduce il sentimento, rendendo la persona insensibile o, per certi aspetti, morta. L’essere vivi, invece, è inversamente proporzionale alla rigidità.