A molti colleghi Psicoterapeuti, capita di incontrare persone che ritengono che i nostri onorari siano eccessivamente alti. Di conseguenza, queste persone, tendono a rivolgersi a quei colleghi che propongono le stesse prestazioni a costi più bassi. Attualmente, infatti, in Italia non c’è più una legge che impedisca ad uno Psicoterapeuta di non chiedere come compenso meno di una determinata cifra (anche se un minimo è indicato nel tariffario stesso dell’Ordine Nazionali degli Psicologi). Di conseguenza, alcuni Psicoterapeuti, per battere la concorrenza, chiedono compensi molto bassi per ottenere un maggior numero di pazienti. In realtà, è molto difficile, se non quasi impossibile, che il paziente possa ottenere la stessa qualità di prestazione ad un prezzo più basso, perchè è difficile che il professionista riesca a mantenere una formazione aggiornata con tali cifre. Ecco perchè.
Tanto per cominciare, è bene sottolineare che la formazione di uno Psicologo-Psicoterapeuta è durata ben 10 anni: 5 anni di università (Psicologia), 1 anno di tirocinio, 4 anni di Specializzazione in Psicoterapia (pagata da lui, non stipendiata come quella dei medici, ed in scuole con costi tra i 3.000 e i 5.000 euro all’anno se non di più, esclusi i libri) contemporaneamente ad un altro tirocinio gratuito per la durata di tutti e quattro gli anni e all’analisi personale non compresa nella rata della scuola di specializzazione (anche questa pagata da lui e non certo a prezzo scontato) e alle supervisioni dei casi (anche queste a pagamento, e di tasca nostra). Sembra incredibile, ma è proprio così!
In secondo luogo, è bene chiarire che il lavoro dello psicoterapeuta, non si limita soltanto ai 50 o 60 minuti settimanali a contatto con il paziente, ma spesso comporta altro tempo e denaro impiegato in:
– riflessioni personali e studio sui singoli casi clinici;
– supervisioni (a pagamento), ovvero valutazioni, da parte di altri professionisti più esperti, che aiutino ad orientare il terapeuta nel percorso con il paziente più difficili;
– analisi personale del terapeuta (a pagamento): solo uno Psicoterapeuta che ha superato i suoi blocchi e le sue difficoltà è veramente in grado di aiutare i suoi pazienti a fare la stessa cosa;
– comunicazioni al di fuori della seduta: generalmente, è buona norma non sentire telefonicamente i pazienti al di fuori dell’incontro settimanale. Molto spesso, però, questo non accade e ci si trova a dover rispondere a chiamate o messaggi in più momenti della giornata.
Oltre quanto sopra riferito, la formazione di uno Psicoterapeuta dovrebbe essere continua, perchè i disturbi psicologici sono in continua evoluzione e cambiamento (pensiamo ad esempio alle nuove dipendenze: dipendenza da internet, shopping compulsivo, dipendenza da videogiochi, dipendenza da social network…), così come di conseguenza si evolvono le tecniche di intervento per questi disturbi. Lo Psicoterapeuta che non frequenta continuamente corsi e aggiornamenti, anche questi a sue spese chiaramente, non sarà in grado di fornire un intervento efficace.
Quindi, tra le attività dello Psicoterapeuta troviamo:
- seminari e corsi di aggiornamento;
- convegni;
- master;
- webinar;
- lettura di libri ed articoli;
- occasioni di confronto con colleghi.
Inoltre, dobbiamo considerare le spese per l’affitto di uno studio e le tasse.
Tutte queste elencate sono le modalità che consentono ad un professionista di fare in modo adeguato il proprio lavoro, permettendo al paziente di fruire di risultati soddisfacenti e duraturi nel tempo.
Ecco perchè, se la seduta di 60 minuti costa poco, è facile che non comprenda tutti questi impegni e costi aggiuntivi e quindi, quale sarà la spesa del professionista che è stata “tagliata”?
Quando il terapeuta non è preparato e aggiornato, svolge la stessa funzione di un amico con cui parlare. Il paziente, però, non è consapevole di tutte queste cose e pensa che la psicoterapia consista in quello e, qualche volta (poche volte), si dice perfino soddisfatto del sostegno che riceve. In realtà, la vera psicoterapia non consiste in una persona che ascolta e compiace il paziente dicendogli ciò che desidera sentirsi dire o semplicemente lo incoraggia… ma consiste in ben altro: lo aiuta a conoscersi e capirsi, a capire come funziona e cosa gli sta succedendo, perchè reagisce in determinati modi oppure non reagisce proprio; lo aiuta a mettersi in discussione costruttivamente, a vedere cosa c’è che può modificare per ottenere relazioni soddisfacenti ed auto-realizzarsi, con fatica, perchè quello della psicoterapia è un percorso impegnativo.
Guardarsi dentro non è mai semplice, ma se fatto professionalmente ci consente di cambiare e di capire chi siamo realmente, senza mentire a noi stessi diventando molto più forti.